PET THERAPY
Gli animali fanno stare meglio. Non a caso l'uomo si circonda della loro compagnia e del loro ausilio dall'alba dei tempi. Per questo oggi gli animali vengono utilizzati nella "Pet therapy", le terapie assistite che affiancano la medicina tradizionale.
Questo tipo di terapia si basa sull'assistenza fornita dagli animali domestici e si affianca alle altre terapie per la cura sia di disabilità psichiche (come per esempio l'autismo), sia fisiche (deficit dell'udito, della vista e del movimento) ed anche dei disturbi dell'apprendimento come ansia e iperattivismo.
L'animale è il co-terapeuta che aiuta il paziente, insieme agli psicologi e altre figure professionali del settore (pedagoghi, operatori sociali e conduttori cinofili specializzati), ad innescare spontaneamente quei meccanismi di stimolo che possono essere di gioco per i bambini o stimolo all'attenzione temporanea per gli anziani e i pazienti depressi.
Gli operatori per le terapie assistite con l'ausilio degli animali si avvalgono di cani, gatti ma anche conigli e tartarughe. La scelta dell'animale avviene in maniera graduale: si inizia in genere con i conigli che vengono accettati subito dai bambini i quali, solitamente, non ne hanno paura. Successivamente vengono impiegati pappagalli e poi via via fino al gatto ed il cane.
I pazienti si abituano a parlare con l'animale e ad esprimere le proprie emozioni, cosa che ad esempio, per un paziente autistico è davvero difficile.
In molti casi si è riscontrato un miglioramento nell'attenzione e in soggetti che compiono movimenti improvvisi o violenti che non riescono a controllare, un incremento nella capacità della gestione del proprio corpo.
In molti casi si è riscontrato un miglioramento nell'attenzione e in soggetti che compiono movimenti improvvisi o violenti che non riescono a controllare, un incremento nella capacità della gestione del proprio corpo.